L’intervento di riqualificazione del palazzo municipale, conclusosi nel 2012, ha avuto il duplice scopo di conservarne e valorizzarne l’architettura settecentesca, e di rendere fruibili parte degli ambienti per attività legate alla musica.
L’Amministrazione Comunale ha scelto di realizzare al piano terreno di questo palazzo, dove un tempo si trovavano le Scuole Elementari, un Laboratorio Didattico Culturale per il Territorio del Monferrato.
Al primo piano tre sono le sale di particolare interesse: la sala del Consiglio, la sala di San Giorgio e la sala dell’Aquila. La Sala del Consiglio conserva l’originario pavimento in cotto settecentesco e presenta agli angoli quattro grandi armadi a muro/bussole in noce scolpito, che rendono omogeneo ed arricchiscono l’assetto compositivo dell’ambiente, a cui si aggiunge un interessante camino di gesso. La Sala di San Giorgio, Santo patrono di Piovà, prende il nome dal dipinto ottocentesco posto al centro della volta, quest’ultima dai saggi stratigrafici risulta ricca di altre valenze decorative quali un ornato chiaroscurato su trabeazione, inoltre l’arredo è costituito da armadi ricchi di intagli ed intarsi, da dipinti raffiguranti il conte di Cavour, il cardinal Massaia, da mappamondi dei secoli scorsi. La sala dell’Aquila dal rinvenimento in corrispondenza del centro volta di un secondo impianto decorativo, ottocentesco, dove il volatile è affiancato da un cartiglio reso tono su tono. Il tema dell’aquila potrebbe collegarsi ala fatto che Piovà fino al 1731 fece parte del contado Radicati di Cocconato il cui simbolo araldico è proprio l’aquila dorata in campo nero.