Nella sua millenaria storia, forse il paese di Piovà Massaia non ha mai visto tanti ragazzini giocare tutti assieme sul sagrato della sua splendida chiesa e per le vie del centro storico come venerdì 1° maggio 2009, quando si è svolta qui la Giornata Diocesana dei Ragazzi, organizzata dall’Ufficio Diocesano Pastorale dei Ragazzi in collaborazione con l’Associazione “Frà Guglielmo Massaia” e la Parrocchia “S.S. Pietro e Giorgio”. La manifestazione, che tradizionalmente è organizzata presso il Colle Don Bosco, fu realizzata quell’anno nel paese natale del Cardinal Guglielmo Massaia, nell’ambito dei festeggiamenti per il bicentenario dalla sua nascita.
Oltre quattrocento ragazzini sono giunti a Piovà da tutta la Diocesi, accompagnati dai loro catechisti, animatori e genitori, per trascorrere una giornata di gioco e apprendimento sulla vita e le opere di questo straordinario personaggio che è stato Frà Guglielmo Massaia. Anche il Vescovo, Monsignor Francesco Ravinale, non è mancato all’appuntamento e si è dichiarato davvero contento non solo dell’organizzazione dell’evento, che è stata quanto meno impeccabile, ma anche del nobile intento di voler rendere sempre più conosciuta la figura del grande missionario. “La giornata ha avuto davvero un forte successo, – ha dichiarato Monsignor Ravinale – merito della collaborazione di tutti e anche dello splendido sole che, a giudicare dai giorni precedenti, è arrivato davvero a sorpresa: forse mandato direttamente dal Massaia, chissà!”
Anche i ragazzi si sono dimostrati entusiasti dei giochi, dei racconti e dei canti che i Frati Cappuccini di Savigliano hanno organizzato per loro nei cortili piovatesi e si sono dimostrati molto interessati alla visita in frazione Braia, dove hanno potuto vedere la casa natale del Cardinale, di cui ora ne resta solo una parte, di proprietà privata, la lapide commemorativa e la chiesetta dove era solito pregare. Per l’occasione, al fine di rendere maggiormente chiaro dove abitasse il Massaia, è stato realizzato un plastico che riproduce fedelmente l’antica cascina.