Giovanni Battista Polledro

Nato a Piovà il 10 giugno 1781, fu l’ultimo grande esponente della scuola violinistica piemontese dell’800. Studiò ad Asti con M. Calderara e con G. Vai. A 15 anni fu per un breve periodo alunno di Gaetano Pugnani e ben presto entrò nella banda reale di Torino. La sua prima apparizione in pubblico avvenne a Torino nel 1797. Nel 1801 si trasferì a Milano e incominciò la sua attività concertistica. Nel 1804 diventò primo violino del Teatro a Bergamo. Dopo un breve periodo lì trascorso cominciò a viaggiare.

Visse quindi per cinque anni in Russia, a Mosca, a servizio del principe Taticev. Diede poi concerti a Varsavia, Berlino, San Pietroburgo, in Francia, in Olanda e a Londra. Nel 1812, a Karlsbad, eseguì una sonata giovanile di Ludwig van Beethoven accompagnato al pianoforte dallo stesso autore. Accettò quindi la nomina di Konzertmeister (primo violino) alla Cappella della corte di Dresda al servizio di Federico Augusto III (poi Re di Sassonia col nome di Federico Augusto I) rimanendovi dal 1814 al 1823.

Nel 1823 diventò il primo violino della Cappella Regia di Carlo Felice a Torino, cappella che grazie al suo operato cominciò a suonare messe e mottetti di diversi compositori europei di primo piano come Haydn, Mozart e Hummel. Divenne in seguito direttore dell’Orchestra del Teatro Regio, posto che conservò sino al 1844. In seguito si ritirò a vita privata nel suo paese natale.

Fu amico e allievo di Niccolò Paganini. Nel 1829 Paganini aveva progettato un viaggio in Inghilterra, ma per motivi di salute in Germania gli consigliarono di sospendere momentaneamente di esibirsi e lui si fece sostituire da Polledro, incoraggiandolo e autorizzandolo a presentarsi sul manifesto come suo allievo. Morì ad Asti il 15 agosto 1853.