Oltre ottocento persone hanno festeggiato il 7 giugno 2009 a Piovà Massaia, il bicentenario della nascita del Cardinal Guglielmo Massaia: una festa che ha coinvolto le massime autorità religiose e civili, oltre che tutti i cittadini piovatesi e dei comuni limitrofi.
La solenne Concelebrazione Eucaristica è stata presieduta dal Cardinal Angelo Sodano, Decano del Sacro Collegio Cardinalizio e già Segretario di Stato Vaticano; dal Cardinal Giovanni Cheli, brillante novantenne anche lui astigiano, e dal Cardinal Severino Poletto, Arcivescovo di Torino e Vescovo di Asti dal 1989 al 1999. Alla stessa hanno partecipato sette Vescovi piemontesi; numerosi Cappuccini, tra cui anche Padre Antonino Rosso, massimo studioso della biografia del Massaia, e Padre Mario Durando, Superiore dei Cappuccini del Piemonte e della Valle d’Aosta; oltre che moltissimi Sacerdoti.
Durante l’omelia il Cardinal Angelo Sodano ha ricordato l’importanza di questo grande missionario astigiano, e ha voluto citarne le sue gesta. “Il Massaja – ha affermato – è stato un vero esempio di Santità, difficilmente eguagliabile da tutti noi. Di animo umile, sebbene possedesse un carattere forte, trascorse trentacinque anni in Etiopia ad aiutare popolazioni che avevano bisogno di tutto: cibo, istruzione, cure mediche e catechesi. Non solo non si arrese mai, nonostante le grandi difficoltà, ma il più delle volte si dedicò al suo apostolato ancora di più di quanto fosse necessario. Solo per fare un esempio della sua straordinaria sensibilità, possiamo citare il fatto che durante tutta la sua missione percorse il deserto scalzo solo per non distinguersi dai Galla, e quindi non suscitare diffidenza o odio. Spesso, come traspare dalle sue lettere, ricordava il suo paese natale e questa splendida Parrocchiale, ma il desiderio di aiutare quella che lui considerava la sua gente, fu così forte da impedirgli di tornare, se non quando fu richiamato dal Vaticano”.
Nel corso della fastosa funzione, sono stati cantati dalla Corale di Piovà e da quella di San Secondo i brani inediti scritti in onore del Massaia ed è stata benedetta la campana commemorativa che noi dell’Associazione Frà Guglielmo Massaia abbiamo fatto realizzare dalla Fonderia Marinelli, recante l’effigie del Massaia e la scritta “A.D. MMIX / Secondo recurrente centesimo anno / Guglielmi Cardinalis Massaia ortus / Piovanenses incolae grato et divoto animo memoriam /celebrantes in hac terra sanctorum / nostra aetate missionis”.
La giornata è poi proseguita nel giardino della Canonica e per l’occasione l’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano ha allestito una mostra per presentare la poliedricità del Massaia: sette pannelli hanno raccontato i suoi sette “carisma”. Il Massaja fu, infatti, medico, agricoltore, scrittore, missionario, viaggiatore, diplomatico e naturalmente santo. Inoltre in quell’occasione è stato realizzato un annullo filatelico dell’evento.